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venerdì 20 gennaio 2012

Grazie!

Ci sono solo due persone nella mia vita che sanno di me e del mio secondo lavoro.
Una di queste è S., quel mio amico che mi diede il primo numero di una lunga serie di contatti che hanno poi formato il mio giro attuale di clienti affidabili.
Ma essendo maschio spesso non riesco ad aprirmi con lui per molti degli aspetti più viscerali di questo lavoro. Mi chiede spesso come va ma, ogni volta che inizio a raccontare, si eccita e mi inizia a chiedere di poter esser deliziato con racconti "dal vivo".

L'altra persona "che sa" è M., una mia cara amica, l'unica che sapevo non avrebbe avuto troppi pregiudizi. E' una persona dalle larghe vedute, su ogni argomento, e per quanto potesse esser la meno indicata a dar consigli in fatto di sesso (perlomeno non se n'era quasi mai parlato prima) ho sentito che avevo il bisogno di aprirmi con qualcuno e, poco prima di aprire questo blog, le ho confessato tutto.
Con somma contentezza ho scoperto che era molto affascinata dall'argomento ma, dopo le prima domande, ho trovato in lei poco interesse nel discuterne e ho smesso di raccontarle qualsiasi situazione.
E' stato lì che ho aperto il blog, decisa com'ero a sfogarmi evitando di mandare in frantumi le mie amicizie solo per colpa del mio bisogno di consigli e di qualcuno con cui condividere le mie esperienze.

E' stata la mossa giusta, aprire questo spazio in cui rischiararmi le idee e metterle in fila per poter agire sempre con la testa.
Ho trovato il confronto con persone diverse o caratteri simili e, soprattutto, ho trovato finalmente qualcuno con cui parlare di quello che faccio senza ricevere un giudizio.

Iniziando la corrispondenza con qualcuno nascosto dietro uno schermo, spesso non si sa dove si possa finire. Scoprirsi piano piano, a vicenda, regalandosi racconti di vita vissuta, consigli e opinioni, questo è qualcosa che reputo impagabile, come sapere che c'è sempre qualcuno pronto ad ascoltarti, anzi, a leggerti e a dirti con disinvoltura quello pensa, senza troppi filtri.

Amo poter dire tutto senza che ci siano sconvolgenti conseguenze.

Quando avevo il blog personale scrivevo tutto ciò che mi accadeva, e puntualmente qualcuno nella mia vita reale si riconosceva e veniva a chiedermi di togliere il post o di porgere le mie scuse.

In questo spazio anonimo posso anche scrivere che odio il mio titolare, non verrò licenziata o ripresa.
Posso scrivere che ci sono persone false ed egoiste, non mi troverò una fila di gente che mi chiede se ce l'ho con loro.

E soprattutto, posso raccontare a qualcuno della mia seconda anima, quella che non dorme la notte se non si masturba con in mente l'idea del prossimo cliente, e tutto questo non porterà nessuno scandalo nella mia vita reale.

E io adooooooro potermi aprire senza dover per forza fare il conto con le conseguenze!!!

(bello il mio monologo senza senso, eh? Be', un grazie a voi che passate e commentate, io vi adoVo tanto tanto tanto!!!)

martedì 25 ottobre 2011

Blogger




A 13 anni ho iniziato il mio primo blog.
Figlia di genitori informatici la cosa pareva più che naturale.
L'ho sempre usato come fosse un diario segreto, fino a quando, 16 anni e troppe chiacchiere, ho iniziato a scontrarmi col fatto che le persone mi riconoscevano, risalivano alla mia identità o, peggio ancora, coloro che conoscevo nella vita "reale" scoprivano il mio blog con tutti gli sfoghi che magari li riguardavano pure.

Non ho mai violato la privacy di nessuno, e la mia grazie al cielo è stata graziata da un saggio uso della blogsfera.
Ho creato dei forti legami negli anni.
Commenti e opinioni scambiate con naturalezza da persone nascoste dietro uno schermo mi hanno permesso di crescere molto e di aprire la mente a nuove realtà.
Le blogger che commentavano sono diventate amiche anche nella vita reale, e la vita reale è piano piano sparita dal blog, col passare degli anni.
Lavoro e amicizie "informate" mi hanno costretta ad abbandonare i temi della mia vita privata e il blog è diventato improvvisamente impersonale e, per me, solo un mezzo inutile.

Non potevo più sfogarmi nè pubblicare opinioni.
Non potevo riflettere su nulla senza che questo si ripercuotesse nella mia vita di tutti i giorni.
Così ho chiuso i battenti.

Il bilancio di tanti anni di blogging è sempre positivo nella mia memoria.
Oltre alle splendide amicizie instaurate, dà sempre molto conforto leggere e-mail di persone che ti chiedono "Quando tornerai a scrivere?" o vedere che c'è ancora gente per strada che mi riconosce (il chè a volte è stato alquanto imbarazzante!).

Nessuno di loro, è ovvio, sa che in realtà scrivo ancora, che ho da qualche settimana aperto questo blog e che finalmente ho uno spazietto completamente anonimo dove scambiare opinioni e dove sentirmi di nuovo libera di scrivere quel che cavolo mi pare.

La vita è strana, ci fa salire tanto per poi ributtarci giù, ricominciare tutto da capo come fossimo una persona diversa, come se questi ultimi dieci anni avessero partorito una nuova "Me" il cui bisogno di aprirsi al mondo, però, rimane invariato e probabilmente non morirà mai.