giovedì 10 novembre 2011

Incidenti...anali!

Quando ero una giovane ragazzina "incosciente", ovvero fino a uno o due anni fa, amavo, chissà perchè, infilarmi in casini pazzeschi.
Il brivido dell'ignoto è davvero destabilizzante per una che ha sempre tutto sotto lo stretto controllo della propria mente e delle proprie mani.
E la stabilità è entrata a far parte delle mie esigenze solo molto di recente quando, andando a vivere da sola, ho scoperto in me una vulnerabilità che mi ha fatto prendere coscienza di un fatto importantissimo: l'unica persona che può proteggermi davvero sono io stessa.

Del resto il mio sistema di esercitare "la professione" è molto più sicuro ora di quando, anni fa, sfruttavo gli annunci online e spesso mi imbattevo in gente davvero poco piacevole se non, addirittura, inquietante.

Un mio caro amico, molto facoltoso e decisamente addentro a certi sistemi di potere, pur di vedermi "lavorare in sicurezza", m'ha lanciata nel mondo delle conoscenze che contano, consigliandomi ad un suo amico.
Da lì è partita la catena di passa-parola per cui i miei clienti, in qualche lontano modo e per qualche seppur marginale rapporto sociale e lavorativo, sono tutti collegati tra loro, uniti da un invisibile filo che li accomuna per status sociale, ambienti frequentati e maniere (eleganti) d'approccio.

Il mio cliente di ieri è uno di quelli che ormai potrei definire un amante fisso.
Un minimo di due o tre incontri al mese da quasi un anno lo rendono nella mia agenda uno dei più assidui, per non parlare delle settimane di instancabile passione in cui decide che vorrebbe vedermi anche due volte in un giorno (con mio puntuale diniego, perchè ho anche una vita privata da difendere!)

Però, come tutti i miei clienti e i miei dolci amanti, si segue sempre una certa routine.
Ognuno ha i suoi orari preferiti e i suoi "luoghi sicuri". Ognuno ha le sue fantasie e i suoi gusti personali.
E certe cose sono mentalmente catalogate nel mio inconscio, per cui so sempre come comportarmi, dove recarmi e, cosa più importante di tutte, come organizzarmi.

Quando fai la prostituta spesso ti ritrovi a giocare un ruolo, come in una commedia di Julia Roberts.
Le colleghe saranno d'accordo con me nel definirla una parte divertentissima di questo lavoro.
Se nella vita reale sono una giovane decisa e ben poco vulnerabile, il mio ruolo con i clienti vira spesso sulla magistrale interpretazione di una bimba dolce e volubile, sottomessa al gioco del suo padrone al quale è devota sempre.

Non dico che sia così con tutti, ma certamente molti di loro, statisticamente, provano piacere nel sottomettere la partner. (Credo sia per questa ragione che vengono con me mettendo in secondo piano le mogli.)

Così quando si organizza un incontro e si stabiliscono nuove regole, è davvero brusco il passo dal loro recitare una parte dominante al loro "adeguarsi" alle mie ferree regole.

Il mio bel cliente di ieri ha un carattere molto particolare.
Lui comanda. Punto.
E' molto attento nei miei confronti, alle mie esigenze e ai miei bisogni, ma spesso è convinto che debbano corrispondere con i suoi.

Mi manda un messaggio.
"Ci vediamo domani alle 13.30?" e poi un indirizzo.
Guardo su Google Maps e scopro che è molto più vicino del solito posto d'incontro.
Rispondo che va bene.
E poi sale l'ansia.

Non è, in realtà, un'ansia motivata da paure concrete quanto piuttosto dal fatto che certe incognite fuori dal mio controllo possono sempre nascondere varie problematiche che provocano in me forte disagio.
Ad esempio io ODIO arrivare tardi in ufficio.
Quando finisco un appuntamento devo avere la certezza matematica di farcela a tornare per tempo a lavoro.
Ieri non ce l'avevo.
E poi ODIO dovermi destreggiare trai condomini dei palazzi ad uso abitativo.

Io non ci vado mai a casa dei clienti e, per quanto riconosca che spesso possa essere più comodo, è sicuramente più pericoloso in vista di eventuali mogli e amici nei paraggi e, cosa non da poco, mi ritrovo a dover studiare la situazione per non farla diventare una scena da manuale in cui chiunque ti vede ti nota e classifica come "la puttana che ogni giovedì va da quello del quarto piano".

Avevo già 5 minuti di ritardo all'appuntamento, dopo il terzo giro alla rotonda di Via Trionfale per capire dove diamine dovessi svoltare.
Questa zona è per me sconosciutissima e, in tutta sincerità, ci sono ben poche cose che odio più del traffico di Roma.
Lui mi tartassa di chiamate per assicurarsi che io non mi perda.
"Adesso svolta lì, ora passa di qua"... e io che odio chi mi da ordini nella vita quotidiana!

Arrivata finalmente a destinazione mi apre un cancello che da su un'enorme piscina.
Guardo quello stabile e scopro che Google Street View l'ha ritratto in una buona luce perchè se ne percepisce, dal vivo come nella foto, l'aspetto di puro lusso che i costruttori gli hanno voluto conferire.
Salgo al piano stabilito e, entrata nell'appartamento, scopro che l'Upper East Side di Manhattan non è più l'unico posto dove vorrei abitare se vincessi al superenalotto.

Piazzato lì, nel bel mezzo delle viuzze alberate che sfiorano il caotico traffico romano, c'è il paradiso immobiliare che ho sempre sognato.
Una rivista di design e arredamento non avrebbe potuto realizzare di meglio.
Appena entrata una forte luce abbaia la mia vista.

Pareti bianche e arredamento minimal, una splendida cucina all'americana con tanto di isola piazzata in mezzo con un'enorme cappa rivestita di legno wengè.
Rivestimenti di un lusso quasi esagerato (deformazione professionale, scusate ma con 'ste cose io ci lavoro) e pavimenti in un grès davvero ricercato.

Al pian terreno c'è solo la cucina, un bagno con maioliche da urlo e un salone illuminato dall'enorme balcone.

Si sale poi una scala (sempre bianca) e ci si fionda in un mondo di sogni.
Salottino privato con lucernario che occupa quasi tutto il tetto.
A destra due camere da letto con un bagno per ognuna.
A sinistra una scaletta che scende di poco e accede alla camera padronale dove, sotto l'ennesimo lucernario gigante, si staglia il letto più bello che abbia mai visto, quasi più grande dei King Size americani a cui mi hanno abituata nei miei soggiorni oltre-oceano.

Il mio cliente, che per viziarsi si regala sempre il massimo del lusso, mi racconta con orgoglio che è più di un anno che sta ristrutturando questo suo attico per renderlo a sua immagine e somiglianza.
Mi mostra ogni stanza, ogni particolare, e delizia il suo ego enfatizzando come questa o quella geniale idea o soluzione d'arredamento l'abbia avuta lui stesso.

Finiti i convenevoli da novità-abitativa, si passa al sodo del nostro appuntamento e, forse ancor irrigidita dall'ansia che mi aveva accompagnata nel viaggio, succede una cosa che in tanti anni non m'era mai accaduta.
Questo cliente, come diversi altri, ha la passione per il mio derrière e spesso non si risparmia in veri e propri viaggi di piacere al suo interno.



Ho riscoperto questa pratica negli ultimi due anni, dopo diversi secoli di odio per chiunque si avvicinasse lì giù; e non posso non ammettere che se fatto come si deve è anche molto piacevole.

Ma ci sono dei fattori fondamentali da rispettare e metter in pratica perchè non si verifichino spiacevoli incidenti o traumatici dolori.
La lubrificazione e la delicatezza sono componenti essenziali perchè il mio cliente possa avere il via libera e, dal mio canto, rilassarmi ed abbandonarmi totalmente ad esser posseduta mi permette di lasciare che i muscoli assecondino la penetrazione senza provocare conseguenze disastrose.

Ieri io di rilassato non avevo proprio nulla.
Anzi, semmai ero dapprima in agitazione per la novità e poi in emozione totale davanti a tanto spettacolo di arredamento.
Non è stata questione di dolore ma di ciò che, normalmente riservato solo alle mie private sessioni mattutine al bagno, ha sporcato il pene del mio cliente.

E' stato orribile.
Non amo usare termini volgari in modo inappropriato, ma qui si può a giusto motivo dire che l'appuntamento è andato "di merda".

Io ero disperata (dentro) e mortificata (fuori) per ciò che è accaduto.
Lui, dal suo canto, continuava a dirmi che è naturale, che non è colpa mia e che "mica l'hai fatto apposta!"
Grazie al cielo è stato davvero comprensivo e dolce ma, a ben analizzare la situazione, non so se questo possa avermi "fregata" e avermi fatto perdere un cliente.

C'è di sicuro che, dopo l'incidente e relativa doccia di entrambi, ho dovuto ricominciare il lavoro da capo, concedendogli qualcosa che di solito non permetto volentieri (un po' di violenza fisica, che vuoi che sia in confronto a quel che ha subito lui?).
Lui è venuto nei tempi, il chè è stato strano, convinta com'ero che la cosa l'avesse scioccato almeno quanto aveva scioccato me e che non sarebbe più stato in grado nemmeno di continuare.
Salutatici dolcemente son tornata di corsa a casa a effettuare una ristrutturazione mentale e fisica alla mia persona e a cercare di capire come evitare che tutto questo accada di nuovo.

Perchè, ve lo assicuro, dovesse ri-succedere, io mi sotterro viva per la vergogna!!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Io al contrario sono più vulnerabile nella vita privata e con i miei clienti ho io il controllo...
Il mio lato B non l'ho mai concesso nel "lavoro". Ti sembrerà strano ma è una cosa che concedo solo nella mia vita intima quando mi fa piacere.... ogni tanto...
Ho avuto alcuni cleinti di quelle zone lì, anche se adesso ormai la capitale l'ho abbandonata da 3 anni... ma ci vado spessissimo. Nella mia città attuale ho lavorato poco, sai per paura di incontrare qualcuno che conosco...
Non ho mai lavorfato per passaparola, al massimo 2 clienti ho conosciuto così. Sempre annunci on line, ma solo con email, se mi gradivano lasciavo il numero. Se aspettavo il passaparola... certo adesso come adesso ho i miei fissi... e annunci on line ogni tanto.E' molto che non lavoro ormai, quasi 3 mesi. Non ho rinnovato nemmmeno il mio sito personale... credo che me ne rifarò uno tutto nuovo dopo questa luuuuuuuuuuuuuunga convalescenza!
BACI:-)

LED ha detto...

Scusa , G , ma tu non ti sei abituata a pulire l'intestino prima di un rapporto anale ???
Ci sono in commercio praticissime pompette che permettono un uso rapido e molto efficace : ti consiglio di procurartene una !!
Comunque sappi che ci sono pure clienti che trovano il tuo piccolo " incidente " affascinante ~.~

Sweet G. ha detto...

@Bella: dopo l'incidente penso sia normale che non lavori e, anzi, non so mica come ti senti? Non senti un senso di vuoto? o ti senti sollevata?
Io questa estate son stata 3 settimane senza clienti e m'è parso così strano...!

@Pincocarla: sinceramente non l'ho mai fatto ma dopo questo sgradevole incidente mi dovrò proprio adoperare!
Si acquistano in farmacia? Servirà la ricetta? Quante cose che non so...help!
Comunque si, so bene che esistono clienti a cui piace. Ne avevo uno che aveva la passione per queste cose (ne ho anche parlato in un vecchio post), del resto anche nel tuo racconto del viaggio inglese dalla tua ex-amica ho letto con interesse che molti uomini andavano pazzi per la famosa pioggia dorata.

Non credo che il mio puntasse a questo, assolutamente, ma non m'è parso nemmeno scioccato.
Chissà, sarà il residuo del mio pudore che mi rende ansiosa all'idea che ri-accada!

Un abbraccio
G.

Anonimo ha detto...

Dopo due anni (di professione)e dopo questa vita bella nevrotica, avevo bisogno di dire basta. Mi sto riposando mentalmente. Lo scrissi qualche post fa che mi mancava il mio lavoro, ma mi manca anche il mio lavoro normale, che forse mi darebbe più soddisfazione, perchè lì c'è bisogno anche di altre qualità. La prostituzione è stata sempre un gioco per togliermi gli sfizi, non ho mai pensato che potesse essere il solo e unico lavoro,ma non ho mai pensato nemmeno di smettere. Questa volta vorrei eccellere anche nella mia nuova attività... che solo come prostituta! E'una sfida con me stessa, alcune delle conferme che volevo avere le ho ricevute... per altre mi devo mettere in gioco. stavolta davvero!

LED ha detto...

Guarda , ho appena controllato : in Rete puoi trovare tutte le informazioni relative a quelle pompette & mini-clisteri .
Le vedono anche i Porno-Shop .
Io mi astengo dall'indicare qui un prodotto in particolare , dato che non mi vedo come una promotrice-online .. hehehe
Se vuoi , contattami direttamente e ti diró cosa uso io , OK ?
BACIOO !!