lunedì 14 novembre 2011

L'amaro



Certi giorni è come se d'improvviso mi affievolissi.
Mi manca la voglia di fare, di continuare su una strada già battuta.
Ho come una vocina sulla spalla che mi ricorda di pensare sempre positivo, di ringraziare ogni giorno per ogni vittoria e guardare bonariamente alle sconfitte come a esperienze importanti per la mia formazione.

Eppure mi manca la voglia.

La voglia di fare, di crescere ancora.
Vorrei non aver bisogno di soldi, di cose materiali.
Eppure è nella mia natura e non posso farci granchè.
Non avere una casa mia sta diventando veramente un peso.
Odio l'idea di non poter cambiare la vernice alle pareti o i tramezzi della struttura.
Odio dovermi adeguare a pagare un affitto.
Mi pare di vivere in un quadro di Escher.
D'improvviso la strada che scende diviene una scalinata in salita e nulla è più così chiaro, le certezze scompaiono e l'insicurezza mi distrugge.

Ho passato il weekend nelle concessionarie a osservare uomini che vendono scatole con 4 ruote facendole passare per investimenti quando certo, tali non saranno mai.
E dare 20mila euro per una scatoletta di tonno con un navigatore e degli inutili e fastidiosi sensori di parcheggio mi pare quanto mai uno spreco di soldi.
Sudatissimi soldi.

Sudati perchè in questo periodo mi deprime molto lavorare.
Fare il mio secondo lavoro, conciliare gli orari col primo.
Andare in palestra, vedere amici e parenti e stare col mio ragazzo.
Sta diventando uno stress davvero unico.

Sempre più spesso lui mi chiede se non ho un amante.
Pare che i suoi dubbi provengano dalla mia accesa verve sessuale che scateno nel weekend con lui è, come lui non sa e non spera, sopisco durante la settimana con i clienti.
L'unica cosa che lo placa è il fatto che siamo quasi sempre insieme e, come gli dico io, "quando mai troverei il tempo per un amante"?

In effetti tutta questa mia frenetica vita altro non fa che togliermi ogni attimo di tranquillità e solitudine.
Sono sempre con qualcuno, sempre alle prese con "l'apparire" in perfetta forma.
Forse l'unico momento in cui sono me stessa è quando dormo.
Ma non sono più tanto sicura nemmeno di questo.

Il cibo sta diventando un incubo.
Sono fisicamente condannata ad ingrassare per costituzione.
In più ora che gioco alla brava massaia e mi cimento con ricette di ogni nazionalità per dolci sempre nuovi, mi accorgo che il mio fidanzato ama assaggiarne uno spicchio per volta e quelle maledette torte si impilano pericolosamente dentro il mio frigo, richiamando la mia attenzione ogni volta che lo apro in cerca di frugali calorie da inserire nel mio debole corpicino martoriato dai ritmi intensi di vita.

Dunque oltre a stare attenta ai soldi, attenta ai cellulari che tengo accesi, attenta ad ogni singolo minuto in agenda e a non trascurare nessuno, ora debbo stare anche attenta al cibo.

Me l'aveva detto mio padre che la vita è tutta un obbligo, abitata da cose che "ci fanno schifo ma vanno fatte, come pagare il bollo di un'auto parcheggiata 300 giorni l'anno sotto casa".

Basta, chiudo qui 'sto patetico sfogo.
Ogni tanto ci vuole anche uno scorcio di buio per poi ricominciare ad apprezzare la luce.

Com'è che dicevano in quel film di Tom Cruise?
Il Dolce non è mai troppo dolce senza l'amaro!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sarei mai riuscita a fare la prostituta con un fidanzato.
Ho tradito per un anno il mio fidanzato storico è già era uno stress... Figuriamoci "lavorare".
Hai mai pensato se lo scoprisse?
Come ti giustificheresti?

Kameo ha detto...

Concordo con BellaDiGiorno. Non è facile conciliare tutto. Purtroppo si devono fare delle scelte e operare alcuni tagli, se non si vuole arrivare allo stress psico-fisico.

Sweet G. ha detto...

Se lo scoprisse ci sarebbe poco spazio per le giustificazioni.
Chiuderebbe con me e con ogni parte di me.
So che non avrei più modo di vederlo, mai più.
Ci sono cose che son più forti di me.
La "professione" è qualcosa a cui non so rinunciare facilmente, per quanto i miei ritmi siano davvero blandi.
Ma nella scelta tra lui è questo vincerebbe sempre e comunque lui.
In fondo quello che mi porta avanti è il mio "programma" mentale, per cui tra un anno e mezzo andremo a vivere insieme e il secondo lavoro diventerà un "ex lavoro" e io una fidanzata a tempo pieno :)