venerdì 11 novembre 2011

Politicanti



Sono nata per la rissa.
Da piccola mi dovevano sempre tirar fuori da un ammasso di pugni sferrati dai maschietti imbufaliti perchè li avevo provocati.
Crescendo mi sono costretta a tanto tanto Zen mentale per deviare le mie folli reazioni su qualcosa di più sano.
Palestra, discussioni (verbali) accese e, sicuramente più salutare, tanto tanto sesso selvaggio.

Ho questo vizio dell'enfatizzare sempre al massimo quel senso del dovere e quel profondo rispetto per le regole che mi hanno insegnato da piccola e, a volte, di fronte alle ingiustizie o all'ignoranza passo da equilibrata personcina matura a incazzata paladina dei diritti.

Allo stesso modo ho imparato, grazie anche e soprattutto a dei professori di liceo con gli attributi, a cercare sempre di crearmi un'opinione basata su ogni singolo elemento ricercabile, senza fermarmi mai a quella che gli altri (dai media ai semplici amici) ti rifilano per "la verità assoluta".

Così mi infastidisco parecchio quando mi scontro con persone che tendono a parlare di argomenti quali politica ed economia, senza avere il benchè minimo elemento probatorio per dare un fondamento alle loro certezze e senza aprirsi al confronto costruttivo con chi hanno di fronte quando questi non la pensa come loro.

M'ero imposta di non parlare di politica in ufficio, santo cielo!
Chissà perchè sono così idiota da esserci cascata.

Ieri ero lì alla macchinetta del caffè e due mie colleghe chiacchieravano in tutta tranquillità quando una di loro, così dal nulla, se n'esce con una frase che ho trovato quantomeno singolare:

"Giorgia, hai visto che mi stanno facendo al mio povero Silvio? Sono tutti una manica di traditori bastardi!"

Non so perchè questa mia collega si sia convinta, negli ultimi due anni, che io sia "berlusconiana" quando sinceramente, al di là delle correnti politiche, se c'è un personaggio politico che non mi piace è proprio il suo amato Silvio.

Forse ero sotto l'effetto di troppa caffeina perchè risposi in modo divertito con un quesito che mi piace porre a coloro che, con lavori umili e con due soldi contati per arrivare a fine mese, continuano a parlarmi di B. come fosse un poveraccio massacrato da colleghi e dall'opposizione:
"Povero Silvio - ho buttato lì - e ora come faremo senza di lui? Chi ce le farà più le leggi che tanto ci sono utili come quelle sulle intercettazioni e sul processo breve?

La mia collega era alquanto confusa.
Non poteva sfuggirle il mio tono sarcastico e quasi provocatorio, così ha ribattuto nel modo che speravo urlandomi contro che B. ha fatto un sacco di leggi per noi cittadini ma che le opposizioni non gli hanno dato il tempo di metterle in pratica.
Tutta colpa delle opposizioni che non lo fanno lavorare e dei traditori che gli fanno perder tempo con questioni stupide ed inutili.

Sguardo trasognato, faccia incuriosita e occhioni spalancati: "Non mi dire! E quali disegni di legge ha fatto per noi cittadini? Non ne sapevo nulla!"

Mi fa morire dalle risate chi parla senza aver nessuna conoscenza di un argomento.
Io non so niente di politica, non amo discuterne perchè non ne ho le basi.
Ma quando qualcuno con forza e sicurezza proclama la sua incondizionata fede ad un politico, vorrei perlomeno sperare che sappia cosa questi ha fatto di buono.

Com'era prevedibile, la mia collega non sapeva rispondermi.
Uno che sta al governo, tra vai e vieni, dal 1994 e lei che lo sostiene tanto non sa nemmeno che legge (o disegno di legge) potrebbe portare ad esempio per esaltarne le doti di difensore del popolo e dei suoi diritti.

E quando sono in difficoltà e si trovano a confrontarsi con la propria ignoranza, le persone possono prendere solo due strade:
Una, quella che io prediligo, porta a riconoscere le proprie lacune e a correre ad informarsi meglio.
L'altra, quella che purtroppo molti mettono spesso in campo, è quella di attaccarsi alla propria ignoranza come ad una scorza di limone a protezione del succoso interno.
Vi si avvinghiano inferociti contro il mondo che non li comprende e che, per questo motivo, chi sta fuori è sbagliato e cattivo.

"Scusa, sai, ma tu da che parte stai? - mi ha chiesto tutta innervosita.
"Dalla parte di chi non ruba 15mila euro al mese al paese per fare leggi a proprio uso e consumo! - le ho risposto.

Non l'avessi mai fatto.
Mi guarda come una iena assatanata, mette su un sorrisetto malefico e mi risponde:
"Come se tu ne guadagnassi tanti di meno! O forse mi sbaglio?.


Una specie di meteorite s'è fiondato sulla mia testa.
Mi guardavo dall'alto la scena, pensieri alla rinfusa, per un attimo convinta che Lei sa!, sa del mio secondo lavoro e sta per dirlo a tutti, Oh mio Dio....Sa!!!.

E' stato un attimo di esitazione che mi ha fregata.
Ho girato gli occhi verso lo specchio, poi mi sono rigirata verso di lei e le ho sussurrato che "Si, in effetti guadagno anche di più, non si vede? Vesto Prada e Armani e viaggio in Limousine da casa a ufficio ogni giorno!

L'ho buttata lì, sorrisetto di ricambio e lei è scoppiata a ridere.
Scherzava, dio santo, ma m'è parso proprio che ci credesse.
E io stavo per svenirle davanti...

Lo ripeto: maledetta me quando parlo di politica!!!

1 commento:

Il Rompibloglioni ha detto...

Ieri ho scritto un post che sembra fatto apposta per te, fin dall'aforisma iniziale, è l'ultimo di una serie iniziata lunedì 07, in questi post, riassumo un po il mio "pensiero politico", bada bene, di politica non mi interesso particolarmente, infatti sono stato accusato di anarchismo perché ce lo su un po con tutti.
La tua amica, è una esponente di quello che io chiamo "talebanesimo" cioè, un po come dici tu, i convintoni, quelli che si riempiono la bocca di frasi fatte, magari appena lette sul giornale, e che per tutto il giorno, le espongono come loro...
Purtroppo, come anche tu hai notato, dietro queste parolone, si nasconde il niente più totale, una vuota vacuità infarcita di luoghi comuni e stereotipi...
Quello che mi preoccupa, è proprio il sistema "talebano" di ragionare, dove con talebano, intendo il modo estremista e chiuso di pensare...
Trovo che chiunque ragioni ad occhi chiusi, prima o poi picchierà la testa contro il muro della propria stupida limitatezza, e anche così, non è detto che la botta faccia rinsavire...
Del resto, se uno è proprio stupido, non è che di punto in bianco diventi un genio...
Dalle mie parti si dice "un asino non diventerà mai un puro sangue"...
L'unico "consiglio" che posso darti, è quello che tanto tempo fa mi diede il mio babbo: "non litigare mai con un idiota, perché chi guarda la scena, non vede la differenza tra i litiganti..."
Baci.