martedì 4 ottobre 2011

Piccole attenzioni



Da qualche giorno il Fidanzato è diventato tutto assieme premuroso e "poeta" come invece aveva anticipato non sarebbe mai diventato.

E' ovvio che con gli anni e le brutte esperienze, anche io in coppia abbia imparato a comunicare ciò che voglio o vorrei con delicatezza, a esprimere i miei sentimenti e a
indagare su quelli del partner, invece di nascondere la testa sotto la sabbia come facevo prima, e cercando di risolvere i problemi che si presentano.

Onestamente non avrei mai creduto che tutte queste cavolate lette sui libri di pseudo-psicologia di coppia potessero avere un qualche fondamento.

Così ho semplicemente tentato di spiegare al mio uomo quanto io ami le attenzioni.
In realtà glielo dissi fin dal primo giorno che decidemmo di frequentarci, anzi, fin da quando eravamo solo amici.

Ma ovviamente gli uomini hanno un linguaggio diverso dal nostro così, nei mesi, diverse volte ho tirato lì battutine mirate a spiegargli cosa mi piacerebbe, finchè un bel giorno gli ho detto tutto ciò che pensavo:

"Perchè non mi dici mai che mi trovi carina?"
"Perchè non sono un poeta, te l'ho sempre detto, e se sto con te è ovvio che ti trovi carina".
"Si, ma se hai notato, quando cucino e mi fai i complimenti, mi metto lì più volentieri e la volta dopo mi impegno di più" - gli ho spiegato - "Così se ogni tanto mi dici cosa pensi di me, anche solo esteticamente, continuerò sempre a curare me stessa senza pensare che a te non importi niente se vado in giro come una vecchia zitella o se mi metto in tiro!"

Lo so, son discorsi infantili, banali e superficiali, ma io vivo delle attenzioni del mio uomo, dei suoi complimenti e del suo affetto e, per quanto ognuno abbia il suo modo di dimostrare i propri sentimenti, è bene anche spiegare alla persona che si ama cosa veramente può renderci felici anche solo per un attimo.

Ebbene, deve aver funzionato perchè ora i complimenti, seppur sempre misurati, sono fioccati tutti insieme.
Il mio sguardo raggiante che deriva da un suo segno d'affetto deve averlo colpito, perchè sembra cambiare espressione, quasi affamato di abbracci e soffocato dalla voglia di sentirmi spesso.

Allentare la corda dopo i primi mesi di una storia, è un fattore fisiologico.
Così tento di non chiamarlo spesso come prima quando sono a lavoro, so che lui è concentrato e so che quando lavora spesso è nervoso, ma questo nuovo mio atteggiamento sembra averlo reso più insicuro, spesso mi chiama lui, scherzando sul fatto che ormai non penso più a noi quando lavoro, e... "Chissà a chi pensi!"

Sono piccole attenzioni, piccoli segnali, ma come tutto ciò che lo riguarda, mi fa impazzire d'amore, mi scalda il cuore e mi fa sentire davvero desiderata.
E una cosa è certa: non baratterei mai tutto questo per nulla al mondo, nemmeno per cento milioni di euro!!

Nessun commento: