lunedì 10 ottobre 2011

Trust in Tech

Per essere una a cui non importa assolutamente nulla delle nuove mode tecnologiche, ultimamente mi sbizzarrisco fin troppo nell'acquisto degli ultimi ritrovati elettronici.

Il mio Ragazzo ha ormai superato alla grande il fatto che spesso ho bisogno di uscire con le mie amiche senza la sua presenza, mentre lui rimane da solo a casa.
Riesce finalmente a vivere la cosa con tranquillità, imparando a fidarsi giorno dopo giorno.
E, se è vero che un rapporto si costruisce sul reciproco incontro di necessità, ho deciso di virare il carattere del mio appartamento da "confetto rosa in salsa dolce" a "Alcova d'amore colma di confort tecnologici".

Così ieri, in preda ad una follia suicida, abbiamo deciso di avventurarci nella domenica di acquisti più fredda del semestre. Per amore ho superato ogni mio terrore della ressa da shopping, mentre lui era spinto quasi solamente dalla sua curiosità innata per ogni oggetto di cui non conosce le funzionalità.

Ho acquistato così il mio primo televisore.
Roba all'avanguardia, schermo sottile come un'alice, mille funzioni inutili e un prezzo talmente mini che ho dovuto lottare con le unghie per averne uno, scavalcando folle di gente urlante.
Integrando il tutto con un bel lettore DVd e un hard disk esterno, ho "capitalizzato" l'equivalente di uno o due miei appuntamenti di lavoro regalando un po' di "vivibilità" al mio appartamentino.

Lui dal suo canto è rimasto molto ferito nell'orgoglio e nella virilità quando, oltre a pagare di tasca mia qualcosa che non poteva permettersi, ha addirittura dovuto cedere a me il passo quando si trattava di istallare il TV, vista l'innata avversione che hanno gli uomini per l'inglese e per la lettura delle istruzioni.

Ora dovrò colmare il conticino in banca con nuovi impellenti rimpinguamenti, visto che il periodo è davvero uno dei più tristi, economicamente parlando.

Ieri poi si parlava già di regali di natale, con Lui che pressava per sapere che tipo d'orologio mi piacerebbe mettere al polso, e io che gli ho confessato che a natale mi aspetterei un regalo diverso.

Non ho dovuto nemmeno pronunciare una parola, perchè subito mi ha risposto che sapeva
cosa intendevo, che sono settimane che mi ripete che vuol comprarmi un anello, ma che se non lo scelgo lui non sarà mai in grado di regalarmi qualcosa che mi piaccia davvero perchè
"Tu hai gusti talmente sofisticati che ameresti oggetti che io non noterei nemmeno"

E non posso certo dargli torto.

Così gli ho confessato che non vorrei un semplice anello, ma qualcosa che possiamo mettere entrambi per urlare al mondo che non siamo più su piazza già da molto tempo.

ERo convinta di conoscere la sua reazione. Mi aspettavo qualcosa tipo "Io una fedina non la metterò mai" o "questa non è roba che fa per me".
Invece mi ha trascinata davanti ad una gioielleria dicendomi "Quelle le possiamo fare anche subito per me!"

E così ora sono tutta eccitata all'idea di dover scegliere qualcosa che vada bene ad entrambi, che non costi un occhio della testa e possa dare un segno chiaro e inequivocabile a chi da fuori ci osserva.

Speriamo solo non sia una di quelle cose che porta un'immensa sfiga!
;)

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