lunedì 31 ottobre 2011

Violenze



Credo proprio che per certi miei dubbi dovrei rivolgermi ad un esperto.

Ad esempio, fin dalle più primordiali pulsioni sessuali ch'io possa ricordare, nelle mie fantasie c'è sempre stata molta violenza.
Sogno spesso di trovarmi in situazioni normali di vita quotidiana dove, d'improvviso, un uomo forte, un maschio Alpha, senza nemmeno curarsi della mia opinione al riguardo, decida di farmi sua con forza in luoghi anche poco consoni al sesso (e qui si aprirebbe un bel capitolo sui luoghi più strani dove sogno di fare sesso).

Fin dal mio primo rapporto ho dato sempre per scontato che le mie fantasie andassero assecondate, e forse qui è caduto l'asino, perchè tra la fantasia e la realtà, come le fiabe ci hanno insegnato, c'è sempre un grande abisso.

Non è difficile nel mondo d'oggi trovare qualcuno che ti faccia sua in modo autoritario e violento, il difficile è riuscire a sostenerne le conseguenze.
In quanto prostituta mi sono fin da subito specializzata in questo ruolo, dolce e sensuale, della donnina sedotta e stuprata.

Gli uomini di potere sono di due tipi.
Il primo (di solito italiani del nord o europei di origine germanica) ama esser sottomesso.
Il secondo, spesso più italico, ama sottomettere.

Dunque dopo i primi 3 o 4 appuntamenti con un cliente, di solito, ritengo di conoscere abbastanza bene l'indole del partner da poterne guidare le fantasie e, a volte in modo quasi automatico, si finisce sempre a colmare le mie di fantasie.

Lui che mi lega con corde immaginarie, mi schiaffeggia il volto e mi penetra "a sorpresa" mentre io mi divincolo implorandolo di fare piano.
L'eccitazione sale ad ogni mio mugolio di finto terrore, ansimo forte dalla paura e quasi piango dal dolore.
Provoco la fantasia di dominazione al punto da vederli lì cotti come non mai, sdraiati sul mio corpo riverso a penetrare ogni parte di me.
Il dolore è sempre vero, le implorazioni non sono frutto di fantasia.
Il mio piacere sembra venire proprio da questo.
Esser sottomessa mi fa impazzire.

Poi accade però una cosa strana.
Uscita dal mio appuntamento inizio a sentire il peso degli schiaffi, dei lividi sulle cosce.
Inizio a soffrire per il fondo schiena irritato e per i capelli tirati con violenza.

Sale d'improvviso un conato, come un odio feroce contro il mio aguzzino.
E dentro di me sento come una vocina che mi sussurra che è solo colpa mia, colpa mia se continuo ad amare la sottomissione che poi però mi fa stare così male.
Colpa mia se permetto ad un estraneo di violare il mio corpo e di lasciarlo lì, inerme a riflettere sul proprio dolore.

Quando deciderò di abbandonare questo mestiere, dovrò ricordarmi di questo dolore per dare un senso alla mia scelta e costringermi a non tornare sui miei passi.

3 commenti:

Holly Golightly ha detto...

è cm se qsto post l'avessi scritto io (se levi il fatto del tuo lavoro)......nn ho ancora avuto tempo di scriverti quella famosa email...dovrò farlo al piu presto........se riesco domani in treno...ti abbraccio.ps io nn credo piu molto nella terapia e te lo dice una ke ne ha cambiate una quindicina :-p

cooksappe ha detto...

succede! ^^

Sweet G. ha detto...

@Holly: aspetto con ansia la tua e-mail e intanto ti ringrazio del commento!
un abbraccio forte forte!!