giovedì 1 settembre 2011

Un posto chiamato Casa


Sono nove mesi ormai che son fuori dalla casa materna.
Ho preso questa decisione sotto impulso momentaneo, come ogni grande decisione della mia vita.
Ero sicura che dopo poco tempo mi sarei trovata a tornare con la coda tra le gambe da mia madre, invece ho imparato a cavarmela bene con le lavatrici, con le pulizie e persino con i fornelli.
Rimane sempre qualche dolore emotivo ogni volta che pago l'affitto, è così straziante sapere di dare certe cifre per un affitto, invece che per un mutuo.
Bisogna avere pazienza, lo so, a vent'anni anni, senza garante nè nulla di intestato in questa città è praticamente impossibile ottenere un mutuo anche solo per un box.

Masturbarmi è l'unica cosa che mi fa veramente bene, anche se non mi da un piacere duraturo e spesso devo dedicare intere ore a me stessa per una sessione riabilitativa.

Oggi abbiamo compiuto sei mesi col fidanzato e, al contrario di ciò che sembrava, pare ora non gliene importi un fico secco di queste ricorrenze.
Ieri ho passato in rassegna tutti i negozi di orologi di Roma sud con l'intento di trovare quel pezzo unico che lui tanto desidera.

Lo so, come al solito sono troppo generosa con chi invece tiene la corda corta con me.
Non so se dargli il regalo ora, perchè mi rendo conto che lui non ha certo intenzione di festeggiare questa ricorrenza.
Eppure mi sconvolge che non gliene importi nulla, ci sono rimasta davvero male...

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