mercoledì 21 settembre 2011

Lavoro uno, lavoro due...

Quando scopi un cliente che ti ha chiesto un'ora del tuo tempo e poi sfrutta solo i primi venti minuti, inizia il bello del lavoro di un'escort.
Perchè una puttana di strada si fa pagare per una prestazione sessuale, che duri cinque minuti o tre ore.
Una Escort è una ragazza, una donna, che ti accompagna dove vuoi, in un viaggio fisico o immaginario fatto di piacevoli chiacchierate, scambi di opinione e relax.
Così dopo del sesso semplice e pieno di coccole, il mio cliente di ieri mi ha dato un grande asciugamano pulito e mi ha invitata a sedermi nella sua grande terrazza, sotto un ombrellone che filtrava i raggi di uno splendido pomeriggio di fine estate, stesa su una sdraio di tela a sorseggiare acqua frizzante.

La domanda che mi fanno sempre tutti i clienti, al di là dell'età o del nome vero, è che lavoro faccio.
"Responsabile amministrativa" non suona affatto bene, spesso intimorisce un uomo che abbia deciso di portarsi a letto una dolce e giovane fanciulla, servizievole e a volte addirittura remissiva.
Così rispondo sempre "Impiegata amministrativa".

Non so perchè questo provochi così tanto gelo nei miei clienti.
Inevitabilmente si passa subito ad un altro argomento.
E' vero, non è il massimo del divertimento, ma spesso e volentieri mi sono trovata ad adorare il mio "primo lavoro" e non mi riesce semplice immaginare qualcuno che non lo trovi interessante.

Forse dovrei iniziare a rispondere "segretaria".
Suonerebbe meno minaccioso ancora? O magari più eccitante?
Quando segretaria lo ero davvero la cosa generava sempre diverse fantasie nei miei clienti.
Mi immaginavano tutti con uno chignon, occhiali da vista, gonna longuette e camicetta di seta bianca sbottonata mentre servivo loro caffè dall'alto dei miei tacchi dodici.

Una donna che lotta per conquistare una posizione lavorativa soddisfacente non deve esser altrettanto sexy vista dagli occhi dei miei top-manager/clienti.
Forse un'impiegata amministrativa secondo la loro visione è vestita con la tuta, curva tutto il giorno su una vecchia e polverosa Olivetti a digitare calcoli senza parlare con nessuno.

Io dal mio canto difendo la mia femminilità sul posto di lavoro con eleganti tailleur, tacchi alti, trucco ordinato e sorrisi cordiali ai milioni di direttori commerciali che vengono a farmi visita.

Adoro questo lavoro, "Responsabile Ufficio Acquisti".

Una mansione invidiata dai colleghi fatta di regali di fornitori, telefonate colme di lusinghe dei commerciali e visite di cortesia da parte dei rappresentanti.

Telefonare ad un ufficio amministrativo di un fornitore per litigare amichevolmente sui prezzi errati di una loro fattura, imporre alle colleghe alla vendita i ricarichi da proporre al cliente.
Scegliere con cura i fornitori più simpatici e ricevere e-mail con inviti a fiere di settore e cene pubblicitarie.

Voglio dire, se non fosse per qualche cliente rompicoglioni che ha un problema irrisolvibile e che inevitabilmente viene passato alla "più diplomatica dell'ufficio", potrei dire di avere il lavoro ideale.
E vengo anche pagata bene.

Quindi no, non mi vergogno affatto e, anzi, mi diverto sapendo che in ogni cosa che faccio nella mia vita, la prima necessità è l'appagamento dei sensi!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma come fai a gestire i due lavori...mi sembra complicato!