Mi sono sempre fatta gli affari miei, in ogni ambito.
Avendo una doppia vita poi, sono stata sempre il massimo in fatto di riservatezza sulla mia vita privata, in particolare sul luogo di lavoro.
La mia dolce metà, che lavora nella mia stessa azienda da quando è piccino, invece ha condiviso dolori e gioie con i colleghi e, soprattutto, con i titolari.
In cambio ovviamente ha ricevuto solo bastonate.
Ma questo, dicono, è il destino di chi nasce troppo buono.
E grazie al cielo noi ci compensiamo anche in questo.
Scoppia però la rabbia quando qualcuno soffre di grande invidia nei confronti della nostra coppia perfetta e, nascondendo il volto dietro l'anonimato, manda una lettera al mio Lui cercando di convincerlo che io lo uso per le mie "infinite necessità".
Ora, per quanto io sia assolutamente riservata, non ci vuole un profondo conoscitore

Dico io, ma quanto male deve stare una persona per mandare una ridicola lettera anonima, scritta in un italiano sconcertante e priva di qualsiasi prova che ne avvalori i contenuti?
Ah...quant'è brutta l'invidia!!
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