mercoledì 14 settembre 2011

Dilemmi

Ah...quanto sarebbe tutto più semplice se io fossi single...

Dover nascondere al proprio splendido uomo, colui che ami sopra ogni altra cosa, che nella carne e nel portafogli tu lo tradisci con un elenco abbastanza lungo di clienti può esser davvero estenuante.

Ho iniziato la nostra storia con la certezza che, come tutti i suoi predecessori, sarebbe durato poco, avrebbe fatto male ad entrambi e saremmo passati oltre tornando al nostro status di single in meno di 4 mesi.
E invece dopo 6 mesi e mezzo siamo più innamorati di prima, abbiamo scoperto una reciprocità di sentimenti unica e un equilibrio nel rispetto, nel divertimento e nel senso del dovere davvero raro.

Poi però appena mi lascio alle spalle i suoi baci, chiudo la portiera della sua macchina e salgo le scale di casa mia, ecco che il mio cellulare torna ad avere la suoneria, i clienti tornano a chiamare e mandare sms e io continuo ad organizzare la settimana incastrando impegni di vita di coppia con finti appuntamenti dal dentista o con mia madre.

Mai due giorni di seguito senza il mio uomo, troppo respiro potrebbe portarlo alla nostalgia. La nostalgia alla ricerca e la ricerca alla scoperta dei miei appuntamenti.

Mai una sua telefonata non risposta. Ogni attimo di dubbio può aprire il varco verso la verità.

Eppure quanto sarebbe più semplice se invece di lavorare nello stesso ufficio lavorassimo lontani.
O se invece di abitare a 500 metri l'uno dall'altro, almeno qualche chilometro ci separasse.
Sarebbe più semplice prendere due ore di permesso in ufficio per un appuntamento con un cliente senza che lui lo scopra subito, sarebbe più facile uscire di casa a mezzanotte senza che i vicini possano raccontarglielo.

Vivo in una gabbia di bugie, ma non so rinunciarvi.
Amo i miei clienti e amo ancor più il mio Uomo.

Certi dilemmi sembrano senza via d'uscita...

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